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14febbraio
Generale
Requisiti fisici Esercito: ecco quali sono i requisiti per entrare nell’Esercito Italiano

Quali sono i requisiti fisici Esercito, ovvero i requisiti necessari per arruolarsi nell’Esercito Italiano? In questo post andremo a scoprirli, tenendo conto dei requisiti richiesti in ogni bando di concorso, a seconda del ruolo e del grado che si intende ricoprire.

Quali sono i requisiti fisici Esercito che danno la possibilità di avviarsi ad una carriera militare? Questo è uno dei quesiti che spesso ci viene posto dai nostri lettori e che oggi, con questo post, abbiamo deciso di approfondire. Sappiamo bene che per partecipare ai Concorsi di Selezione ed entrare in Esercito sono necessari determinati requisiti anagrafici (come abbiamo sottolineato nell’articolo sui limiti di età per entrare in Esercito), requisiti socio-culturali (e dunque il possesso di un titolo di studio quale il diploma o la laurea) e requisiti psico-fisici. Proprio di questi ultimi parleremo in questo post, così da elencare quelli che sono i requisiti fisici Esercito, ovvero i requisiti che i concorrenti devono avere a livello fisico per aspirare a vestire la divisa dell’Esercito.

Eliminazione limiti di altezza ed introduzione parametri fisici correlati alla composizione corporea

Molti nostri lettori ci pongono sempre domande del tipo “quanto devo essere alto per entrare in Esercito?” o ancora “quali sono i limiti di altezza per arruolarsi?”. Ebbene, negli ultimi anni i requisiti necessari per partecipare ai Concorsi nelle Forze Armate e nelle Forze di Polizia sono cambiati e, nel 2015 con una modifica all’articolo 635 del Codice dell’Ordinamento Militare, i limiti di altezza e di peso sono stati aboliti. Naturalmente anche i requisiti fisici Esercito sono cambiati: se prima il limite minimo di metri era 1,65 per gli uomini e di metri 1,61 per le donne, oggi questi limiti non ci sono più e sono stati sostituiti dai parametri fisici correlati alla composizione corporea. Si tratta di parametri fisici unici e omogenei correlati alla composizione corporea, alla forza muscolare e alla massa metabolicamente attiva, che si differenziano solo in base al sesso del candidato.

Questi requisiti fisici Esercito, relativi alla composizione corporea, sono validi per tutti i concorsi di selezione che danno accesso alla carriera militare in questa prestigiosa Forza Armata, qualunque ruolo o grado si aspiri ricoprire. Dunque, per essere giudicati idonei all’arruolamento in Esercito, i candidati devono essere riconosciuti in possesso di determinati parametri fisici correlati alla composizione corporea, alla forza muscolare e alla massa metabolicamente attiva. Nello specifico, per quanto riguarda la composizione corporea dei candidati: percentuale di massa grassa nell’organismo non inferiore al 7 per cento e non superiore al 22 per cento per i candidati di sesso maschile, e non inferiore al 12 per cento e non superiore al 30 per cento per le candidate di sesso femminile; forza muscolare: non inferiore a 40 kg per i candidati di sesso maschile, e non inferiore a 20 kg per le candidate di sesso femminile; massa metabolicamente attiva: percentuale di massa magra teorica presente nell’organismo non inferiore al 40 per cento per i candidati di sesso maschile, e non inferiore al 28 per cento per le candidate di sesso femminile.

Requisiti fisici Esercito: profilo sanitario base richiesto

Sappiamo bene che, in merito ai requisiti fisici Esercito, in ogni bando di concorso viene specificato il profilo sanitario base di cui ogni candidato deve essere in possesso per risultare idoneo agli accertamenti psico-fisici. Quello che viene richiesto dall’Amministrazione è un profilo che soddisfi a pieno le proprie esigenze, un profilo che possa affrontare al meglio i compiti e le funzioni affidate al personale in servizio nell’Esercito Italiano. Proprio per questo motivo, tutti i candidati ai Concorsi per entrare in Esercito vengono sottoposti ad un gran numero di accertamenti sanitari, analisi di laboratorio, visite mediche generiche e specialistiche, che servono per stilare il profilo sanitario dei concorrenti. Ad ogni caratteristica somato-funzionale che viene vagliata, il candidato deve ottenere un coefficiente 1 o 2; in caso contrario, se ottiene un coefficiente 3 o 4, il candidato viene escluso dal concorso.

Dunque, tenendo conto dei requisiti fisici Esercito necessari per l’arruolamento, per essere giudicati idonei i concorrenti devono ottenere un coefficiente 1 o 2 in ciascuna delle caratteristiche somato – funzionali: psiche (PS); costituzione (CO); apparato cardio–circolatorio (AC); apparato respiratorio (AR); apparati vari (AV); apparato osteo–artro–muscolare superiore (LS); apparato osteo–artro–muscolare inferiore (LI); vista (VS); udito (AU). Tale profilo psico-fisico deve essere conservato non solo per tutto il tempo impiegato per l’iter concorsuale, ma anche per tutta la durata del corso di formazione, tempistiche che variano a seconda se si tratta di un concorso per VFP1, VFP4, Allievi Marescialli o Allievi Ufficiali.

Vogliamo porre l’attenzione su una particolare caratteristiche somato – funzionale, quella relativa agli apparati vari. Come abbiamo già detto nell’articolo sui sull’arruolamento dei Fabici nell’Esercito, i candidati a cui viene riscontrato il Favismo potrebbero ottenere un coefficiente più basso rispetto a quello necessario per l’arruolamento. Come si può leggere in tutti i bandi di concorso per la carriera nelle Forze Armate e nelle Forze di Polizia, la carenza accertata, totale o parziale, dell’enzima G6PDH non può essere motivo di inidoneità e, quindi, di esclusione da nessun concorso di selezione per entrare in Esercito. Naturalmente, in casi di Favismo gravi, i candidati risultano idonei per l’arruolamento ma non per determinati tipi di servizi: difatti, ai concorrenti con attività G6PDH minore del 30% se maschi e minore del 70% se femmine, in assenza di emolisi, viene attribuito un coefficiente AV-EI 2, ai restanti concorrenti, il coefficiente 3-4. I candidati a cui è stato attribuito il primo coefficiente risultano idonei al servizio militare incondizionato, mentre i secondi risultano idonei all’arruolamento ma condizionati dal non poter essere impiegati in missioni all’estero in zone malariche, poiché non possono assumere i vaccini e/o gli eventuali farmaci per curare un ipotetico contagio.


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